Victor sta per compiere tre anni, e i suoi genitori hanno deciso di anticipare Babbo Natale e di fargli giungere a breve l’atteso trenino Thomas.
Certo, non è il treno Lima della mia infanzia – la Befana del dopolavoro dell’azienda pubblica dei trasporti per cui lavorava mio padre ce ne portò a ripetizione, in pochi anni, e con mio fratello avevamo una ferrovia lunghissima, dalla cucina alla cameretta – così rifinito e realista, però il treno umanizzato (Thomas, per chi non avesse figli, è un cartone animato britannico che noi abbiamo scoperto sulle reti francesi, ma che gira anche in Italia) è comunque molto carino.
Mentre c’ero, stamattina ho comprato un circuito base con il locomotore (che va a pile), il deposito e un ponte, più un convoglio da circo, più una confezione extra di binari. Il tutto, è costato un mezzo capitale. Spero che u figghiu miu sia contento.
Charlotte però mi ha avvisato che io non posso giocarci…