Lo avevo scritto più di un anno fa (“Se avete finito la trilogia di Millennium e siete a rota di thriller scandinavi, provate con la serie di Harry Hole. E’ un bel trip, robba bona”), e ora vedo che Einaudi fa un battage da paura del norvegese Nesbø, sulla scia degli autori scandinavi di thriller, di cui propone l’ultimo “Leopardo”, dopo averlo soffiato alla meno nota Piemme.
E’ l’effetto Ikea?
Comunque: dopo aver fatto un’abbuffata di suoi libri, sono arrivato alla conclusione che sia divenuto un po’ ripetitivo. Vediamo questo “Leopardo”… (quando avrò finito “Vizio di forma” di Pynchon)