Dimenticate Vissani. No, non è un precetto snob contro un personaggio troppo mediatizzato. Voglio dire, dimenticate Vissani e la sua splendida cucina, che guarda al passato, che sia il rinascimento italico o le culture culinarie etniche. Quest’uomo guarda invece direttamente al futuro, o meglio a un futuro possibile. In cui la cucina e la ricerca scientifica, la chimica e l’ingegneria soprattutto, stabiliscono gradi di parentela tra loro. Una cuncina di contrapposizioni bollente/ghiacciato, di invenzioni, di trasformazioni da stato solido a liquido e viceversa. Esperienze gustative.
Devo dire che darei un bel po’ per riuscire ad avere un tavolo a El Bulli. Peccato che sia aperto soltanto sei mesi l’anno e solo a cena, e che possa servire 8.000 coperti, complessivamente , contro 300.000 richieste che giungono in media ogni anno.
(per saperne di più su Ferran Adrià ed El Bulli, potere dare una guardata qui, oltre che al sito)