Non ho visto, e neanche avevo intenzione di farlo, la comparsata di Romano Prodi chez Serena Dandini, a RaiTre. Ma trovo che difendere l’intervista – a prescindere dai contenuti: tanto però non parlavano di comicità – perché il Polo occupa la tv e non c’è spazio per far parlare gli esponenti del centrosinistra sia masochista e dia una pessima indicazione per il futuro.
Il centrodestra fa della Rai quel che vuole, e lo fa anche perché i Porta-a-Porta-dipendenti del centrosinistra non sembrano intenzionati a far altro che elevare le loro protestine e richieste di dimissioni a intervalli regolari.
Andare a parlare di politica – partitica – a trasmissioni di intrattenimento è una bella cazzata di per sé. Che dalla Dandini sia andato Paolo Rossi, vittima di censura, è un conto. Che ci vada a fare una passerella il più o meno candidato premier un altro. Ed è inutile che la pur intelligente Dandini faccia appelli a Berlusconi. Non è quella la sede.
Se il centrosinistra vuole fare qualcosa di utile, pensi a come rendere più autorevole e meno eterodiretta la Rai.
Una Rai di centrosinistra non è meglio di una di centrodestra, come si è visto negli anni passati. Semmai, e non è sempre detto, è meno peggio.
(Anche quest’anno, col cazzo che pago il canone)