Generazioni di pidocchi

e l’hanno avuti i miei genitori, decenni fa, ce li ho avuti io, 30 anni fa, ora il testimone è passato a Zoe, che non ha nemmeno tre anni. Questa mattina ci siamo accorti che i pidocchi si sono fatti un comodo rifugio tra i suoi bei capelli. In effetti si grattava da un po’ di tempo, ma va’ a pensare ai pidocchi.
E invece i pidocchi, alla faccia della globalizzazione, della modernità, del web e dei progessi dell’igiene, sono sempre lì. E non solo in Italia, paese che conserva – e talvolta mostra all’improvviso – tracce del passato di povertà che l’ha accompagnata per un pezzo. Anche Charlotte ha avuto i pidocchi, nella civilissima (stando alle convenzioni) Francia, quando andava alle elementari.
Zoe ha cominciato a frequentare la sciuola materna, dunque forse i suoi ospiti vengono da lì. Ma potrebbero essere anche arrivati dai giardini dove gioca, chissà.
Intanto è scattata la fase di emergenza. Shampoo speciale e comunicazione a tutti gli amichetti che ha incrociato negli ultimi giorni. E domani, avviso alla scuola.
Io nel frattempo sono qui che mi gratto da tre ore…

Categorie pop e basta, popfamily (and friends)Tag

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