E va bene. Sciolgo la riserva. Fosse anche per questo solo impegno, voterò Pd:
“Per la conciliazione tra lavoro e maternità, proponiamo orari flessibili e “lunghi” negli asili, nelle scuole elementari e negli uffici pubblici che rendono i principali servizi ai cittadini; gli asili dovranno chiudere solo una settimana a Ferragosto; le scuole elementari dovranno organizzare attività estive e restare aperte anche al pomeriggio; gli orari del commercio dovranno essere liberalizzati”.
E anche per questo passaggio del discorso di Walter Veltroni alla Fiera di Roma, su un punto di cui abbiamo parlato ieri qui:
“E io continuo a credere che faremmo un torto alla nostra civiltà, oltre che al futuro stesso dell’umanità, se non assumessimo in modo più stringente e vincolante la lotta alla povertà e alla fame e il raggiungimento degli altri Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Non è più solo una questione di quantità dell’impegno, di risorse da destinare agli aiuti allo sviluppo, anche se fa male constatare che l’Italia, pur invertendo al tendenza degli anni precedenti, è ferma allo 0,20 per cento del Pil, e che solo Grecia e Stati Uniti fanno meno di noi. E’ anche una questione di qualità e di efficacia, di come gli aiuti vengono impiegati. Anche per questo nella prossima legislatura dovremo provvedere una sollecita approvazione della legge di riforma della cooperazione”.
A guardare i 12 punti illustrati oggi da Veltroni, direi che mi vanno benissimo questi (vado per titoli), che non sono dissimili, ma sono ancora più precisi di quelli del 2006:
“1. Primo: modernizzare l’Italia significa scegliere come priorità le infrastrutture e la qualità ambientale”.
“2. Il secondo grande obiettivo di innovazione è il Mezzogiorno, è la sua crescita, che è poi la crescita dell’Italia”.
“3. Terzo grande obiettivo di innovazione è il controllo della dinamica della spesa pubblica. E’ aumentarne la produttività e renderla finalmente quel fattore di sviluppo e di uguaglianza che oggi ancora non è”.
“4. Quarto obiettivo, fare quello che non è mai stato fatto e che oggi è possibile fare: ridurre davvero le tasse ai contribuenti leali, che sono tanti, lavoratori dipendenti e autonomi, e che pagano davvero troppo”.
“5. Il quinto grande obiettivo di innovazione è investire più di quanto mai sia stato fatto sul lavoro delle donne”.
“6. Il sesto obiettivo di innovazione è aumentare il numero di case in affitto”.
“7. Il settimo grande obiettivo programmatico del Partito Democratico è quello di invertire l’attuale trend demografico, aiutando in modo significativo le famiglie con figli, mediante l’istituzione della Dote fiscale per il figlio, proposta dalla Conferenza governativa di Firenze sulla famiglia”.
“8. Ottavo obiettivo, ottava sfida di innovazione: fare della Scuola, dell’Università, della Ricerca un sistema all’altezza delle sfide della società della conoscenza”.
“9. Il nostro nono grande obiettivo è in realtà una priorità assoluta: la lotta alla precarietà. E in senso più ampio la qualità del lavoro, la sua sicurezza”.
“12. Dodicesimo obiettivo di innovazione, dodicesima sfida: portare la banda larga in tutta Italia e garantire a tutti gli italiani una TV di qualità.
Il decimo punto, quello sulla sicurezza, non mi entusiama. L’11esimo magari di più, perché riguarda la riforma della giustizia.
Però, lo sviluppo dei vari punti, sennò parliamo solo di slogan, lo trovate qui.