Mentre me ne sto allegramente per i casi miei a Formentera, ricevo un sms in cui mi si annucia che un noto blogger parteciperà alla trasmissione tv “La Talpa”. Invio a mia volta un messaggio per sapere che roba è, “La Talpa” (lo so, questo non mi pone in sintonia con le masse popolari, ma tant’è).
La notizia, capirete, non è sorprendente. E anche se si presta alla solita ironia (come il fatto che il famoso blogger è un po’ fuoripeso, per usare un eufemismo: gli insulti sull’aspetto fisico sono un classico), è interessante politicamente. perché è l’ennesima conferma della trasformazione della politica in luogo di spettacolo. O dello spettacolo come luogo di transito fondamentale, e legittimazione, per i politici.
Qui non si parla delle veline, o delle velone, ma del “modello Pivetti”. Cioè di un politico che dall’istituzione formale (la Camera) passa all’istituzione sostanziale (lo spettacolo tv) non cambiando semplicemente mestiere, ma tenendo i piedi in due, o più, staffe.
Il caso del blogger è sintomatico. Certo, si può ridurre tutto a una seduta psicanalitica da mercatino (o quelle di Lucy dei Peanuts, “Prego, 5 cents”), parlando del ragazzone che voleva a tutti i costi essere famoso, peraltro figlio di un padre che avrebbe voluto fare davvero l’attore, e non limitarsi a particine da giovane, dovendo poi scegliere un mestiere che desse da mangiare alla famiglia.
Il blogger infatti non fa solo il blogger (comunque seguito da molti lettori), fa anche il commentatore-giornalista, il conduttore radio-tv, il mini-candidato segretario del Pd e ora il personaggio di un reality game. Insomma, tutto il cursus honorum del politico neopop. Quello che cerca la legittimazione, appunto, nella fama tv. Con i mezzi dello spettacolo.
Attenti però a non prendere sottogamba il fenomeno, anche se il blogger magari fa ridere, in certe sue ingenue furbizie e uscite.
E vero dramma sarebbe se la lotta politica si riducesse allo scontro tra i Pivetti e i Parrucconi, come li ha efficacemente definiti Silvio Berlusconi….