Confesso. Mi è sempre piaciuta la canzoncina “Johnny Bassotto” cantata da quel libertario di Lino Toffolo (ma c’è anche una versione di Bruno Lauzi) e poi trasformata anche in claim pubblicitario, ma c’è un verso che mi inquieta. E ci ho ripensato ieri sera, scaricando da iTunes una serie di canzoni per Zoe e Victor da ascoltare in auto (quasi tutte vecchi brani di swing e canzone italiana classica, in realtà, come “Dracula Cha Cha” o “Papaveri e Papere” o ancora “Maramao perché sei morto”, ma anche “Pippi Calzelunghe”).
Quando la canzone dice:
“Che poliziotto Johnny Bassotto
con le manette arresta la tua fantasia”,
a me viene da pensare che c’è poco da ridere. Sto Johnny Bassotto non è un poliziotto democratico, ma un agente del potere repressivo.
(come dice Zoe: non ridooooo, che significa: non scherzo, in fondo)