Tornano le zinne

l numero di oggi dell’Espresso, con la copertina dedicata a Silvio Berlusconi e alle sue performance amatoriali – secondo le registrazioni di Patriza D’Addario – ha ri-sdoganato un importante elemento sulle pagine del settimanale: la tetta, la zizza, la zinna, il seno.
Anni fa, neanche tantissimi, Espresso e Panorama non si facevano molti problemi ad affiancare a reportage di spessore foto di bellezze discinte, spesso direttamente in copertina. Non in quantità industriali come certi tabloid stranieri o come rivistine italiane, ma a sufficienza per attirare l’attenzione di un pubblico più “leggero”, per così dire.
E dunque l’Espresso oggi – in piena estate, e si sa che il caldo eccita – pubblica un bel po’ di foto di “accompagnatrici” e non, ospiti di Silvio Berlusconi, che mostrano tutte o quasi le tette ignude.
Io non mi scandalizzo. Quand’ero pre-adolescente (leggo l’Espresso, grazie a mio zio, da quando avevo 11-12 anni, mi ricordo anche le foto dell’autopsia di Pier Paolo Pasolini, per dire) gradivo moltissimo l’accoppiata reportage-zizze. Democraticamente direi che va dato spazio anche alle bellezze maschili. Non sarebbe degradante.
Ma questa vicenda segna comunque un passaggio per l’Espresso, da anni ormai diretto da una donna (Daniela Hamaui), che all’inizio aveva fatto storcere il naso a diversi (uomini). Dopo un avvio incerto, però, L’Espresso della Hamaui morde sempre. E ora mostra anche la zizze.
Certo, è difficile fare del moralismo mostrando le zizze. Da questo punto di vista sarebbe forse più titolata l’Unità, giornale diretto anch’esso da una donna, ma testata di tradizione molto meno liberal-pruriginosa rispetto all’Espresso. Oltretutto il segretario del Pd, che resta il partito di riferimento, è il cattolico, sposato e morigerato Franceschini, lo stesso che l’altro giorno ha osservato che le coppie di fatto non sono una famiglia…
Tra una zinna e l’altra, però, il rischio è di confondersi con Berlusconi, che ha ammesso di non essere un santo e che il mondo è pieno di belle ragazze. Cosa che è difficile, francamente, non condividere…

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