Odio gli Swarovski. Le camicie col colletto colorato. I jeans Armani. La quasi totalità del guardaroba D&G. I libri di Tamaro, Mazzantini, Di Carlo (senza averli mai letti, ovviamente). Le pennette al salmone. Il cocomero (soprattutto se lo mangiano mentre sono ancora al primo o al secondo). Le frasi come “di un bravo”, “ci prendiamo una cosa al bar”, “un attimino”, “piuttosto che”. I titoli di certe rubriche di Repubblica come “il retroscena”. I testi delle canzoni di Battiato (e chi crede che abbiano significati profondi). Le Alfa Romeo. Le sigarette formato 100’s. I poster cogli angioletti. I peluche da auto (anche quelli da casa). L’odore de l’Arbre magique. I baci insalivati. I pizzicotti. Quelli che per parlarti si avvicinano a pochi centimetri, ti tengono il braccio o ti sistemano la giacca. I ricami e i tessuti con animaletti, cuoricini, etc. L’Orangina. Il carcadè. I libri dei comici tv.
(9 luglio 2004, ma sempre valido)