Io, dentro, dentro di me, sono anoressica. Non importa che fuori sia abulico. Quello non è il mio vero io. Il mio vero io, diciamo, è un’ia, ed è altrove, non su questo fuso orario. Potrei mettere un cartello su di me, con scritto “torno subito”, ma sarebbe una bugia. Per coerenza, dovrei scrivere invece: “non torno più” e sfoderare una faccia catatonica.
Io, dentro di me, sono un’anoressica felice. Non importa che fuori sia un abulico talvolta frustrato, che pensa all’imprenscindibile avvento della fine con la stessa ciclicità esasperante con cui la massaia contabilizza cosa comprerà domani mattina al mercato.
Tutto questo, ovviamente – ovviamente – non ha nulla a che vedere col sesso. Io, in quanto anoressica felice, il sesso l’aborro. Come abulico tristo ne ho un bisogno corporale, poi però mi sento in colpa. ma qui stasera parlà l’anoressica, dunque in quanto abulico mi taccio.
E siccome l’anoressica felice che è in me non sente la necessità di usare parole, ma vuole solo danzare, accontentatevi di vedermi scivolare nella vostra testa soltanto, leggera, lontano.
(il mio pusher di stasera: Trattoria I Molisani, un supplì, gnocchi, lattina coca-cola)
(post dell’8 luglio 2004)
Pop, è un post di quasi sei anni fa. E poi…? Che è successo?
Ci aggiorni sugli sviluppi?
Be’, ha prevalso l’anoressica, e ho persdo 10 kg nel 2007. Ora ne ho ripresi 3, ma direi che la situazione è sotto controllo…
Bene 🙂