Ok, non serve un nuovo indulto. Anzi, che non ci si azzardi a parlare di indulto, è un insulto alla gente perbene. Però, se in galera ci sono almeno 23mila persone più dei posti normalmente disponibili, e in 12 regioni (lo dice il sindacato dei secondini, non quello dei detenuti…) sono esauriti pure gli strapuntini, che bisogna fare? Chiamare il pifferaio magico?
Per esempio, mettere in galera gli immigrati “clandestini” non aiuta. Mettere in prigione i tossici è anche peggio. Il bello è che quelli che si dovrebbero incazzare di più sono i poliziotti e i secondini, appunto. I primi perché devono perdere tempo a correre appresso a immigrati e tossici, appunto, e non a criminali. I secondi perché rischiano ancora di più la pelle e la salute.
Dato che la situazione è questa, che i giustizialisti (compresi quelli leghisti) non vogliono l’indulto mascherato (cioè un decreto del ministero della Giustizia), che le carceri non si costruiscono e che le fattispecie di reato aumentano (insieme cogli avvisi di garanzia a ministri o a esponeti della maggioranza), che facciamo, cominciamo a pensare alle galere?