In principio era un plebiscito, come quello per far ratificare al popolo (si fa per dire) di centrosinistra la candidatura a premier di Romano Prodi.
L’avessero chiamato plebiscito, sarebe stato meglio. Invece hanno voluto strafare, le hanno chiamate primarie, e le hanno ammesse anche per eleggere i responsabili di partito (come è stato il caso del plebiscito per Walter Veltroni alla guida del Pd), incasinandosi da soli e facendosi poi sorprendere sempre più spesso dall’elettorato, alimentando attese nell’opinione pubblica.
Adesso, il Pd dice che le primarie non devono essere un ostacolo politico, se l’obiettivo è quello di agganciare il terzo polo (che non vuole le primarie, ma neanche vuole l’alleanza col centrosinistra, al momento). “Le abbiamo inventate noi”, rivendicava l’altro giorno l’ufficio stampa del Pd. Appunto.
Le avete inventate voi? E allora usatele. Perché altrimenti i vostri simpatizzanti ed elettori cominceranno a pensare che le usate solo quando servono da plebiscito.