Semo romani… damose da fa’

La neve è sicuramente pop, in un posto, Roma, dove nevica di rado e poco.
Anche se a qualcuno facevano pena, tutti questi uomini maturi armati di sacchi della monnezza per lanciarsi in scivolata da qualche discesa, come ragazzini (sto parafrasando il professor Ronny Mazzocchi), è questo il lato ludico dell’evento.
Invece di dover andare a Filettino, una volta ogni 30 anni uno può divertirsi vicino a casa, a tirare palle di neve in faccia ai propri figli dicendogli, quando si mettono a piangere, che “papà si è sbagliato” (l’ho fatto anche io, confesso, ma era troppo forte la tentazione).
Ma i media non hanno avuto pietà per noi romani, stavolta, e hanno trasformato la nevicata romana in “emergenza”, mentre il sindaco in pail se ne andava in giro tra una tv e l’altra a sudare sotto le luci e spiegare che non è stata colpa sua (“non è stata colpa mia. Davvero, sono sincero. Quel giorno finì il sale. cadde l’albero. Non avevo i soldi per le catene! I miei moonboot non erano arrivati in tempo dal calzolaio! Era venuto a trovarmi Babbo Natale con le Renne! Qualcuno mi ha rubato lo spazzaneve! Ci fu un terremoto! Una tremenda inondazione! Un’invasione di cavallette!”).

Speravo la tv dei professori al governo fosse un po’ meno fru fru, invece è noiosa e pedante: invece di mostrare immagini festanti dei romani, sembrava che nella Capitale fosse la fine del mondo.

Ecco, stavolta sarei un po’ meno severo con Aledanno, perché se fosse nevicato così con un sindaco di centrosinistra sarebbe successa assolutamente la stessa cosa, con polemica a parti invertite (ma non era lo stesso per l’alluvione del 20 ottobre, visto che a Roma nevica ogni morte di Papa, ma piove che Dio la manda un po’ spesso, ultimamente).
E poi, vorrei vedere se i criticoni in questione erano a spalare neve o a lanciarsi palle anche loro.

Insomma, la polemica è eccessiva e pure noiosa (Gabrielli è più logorroico di Bertolaso, se possibile), anche perché mentre la tv ha parlato per giorni della ex caput mundi, in Emilia Romagna era tutto bloccato, e il casino – quello vero – impersava in tutto il Centro Nord (e ora al Centro Sud).
Le condizioni di maltempo erano probabilmente eccezionali (però stavolta per esempio non si è bloccata a metà l’Italia, con l’A1 è piena di auto incolonnate nel bianco) e questo però dovrebbe farci riflettere sul futuro, visto che gli eventi meteo estremi, secondo i ricercatori che si occupano di cambiamento climatico, saranno sempre più probabili. Finora a Roma non aveva molto senso spendere soldi per gli spazzaneve, in effetti, però potremmo cominciare a pensarci, o a cercare una possibile alternativa. E anche a pensare seriamente ai prossimi piani anti-neve, con la partecipazione diretta non “dei romani” (le pale gettate per terra alla rinfusa a San Giovanni sono state molto utili… per realizzare pupazzoni di neve, grazie sindaco), ma dei responsabili di condominio, delle associazioni etc etc.
Il che non toglie ovviamente che ci si possa continuare a divertire, pure coi sacchi della monnezza.

ps: Sindaco, se domani lasci ancora chiuse le scuole ti porto Zoe, Victor e Lola a casa, promesso

2 pensieri riguardo “Semo romani… damose da fa’

  1. Massimilia’, la questione non e’ proprio destra e sinistra, Il fatto che il sindaco sia fascista, qui non c’entra proprio. La questione è di forma e di sostanza: la forma, quella del sindaco che trova scuse, fa gaffe, si fa riprendere con la pala in mano, urla e sbraita, insomma uno spettacolo che nemmeno il miglior Berlusconi…
    La sostanza è che la neve ha creato parecchi disagi: lascia perdere che tu ti sei divertito a tirare le pallata di neve. Invece pensa solo a tutti quelli (molti vecchi) che stanno con le ossa rotte per le scivolate sul ghiaccio.
    Non sono i mali inevitabili delle nevicate
    E’ assurda la logica del “tanto a roma nevica ogni morte di papa (e ratzinger sta ancora li, tra l’altro). Insomma, quando nevica, specie considerando il fatto che la nevicata e il freddo erano ampiamente previsti, bisogna organizzarsi per affrontare. Non do’ la colpa ad Alemanno ma e’ il sistema che e’ deteriorato sul fronte delle manutenzioni, della protezione civile, delle competenze, dell’educazione civica (si’, l’educazione civica, cazzo) ecc.
    E comunque a Bologna ha fatto un metro di neve, ma non e’ sto casino… (p.s. la parte del 20 ottobre, scusa non l’ho capita in italiano)

  2. Massimiliano Di Giorgio 7 febbraio 2012 — 15:37

    Sul 20 ottobre forse mi sono erspresso male. Volevo dire che negli ultimi anni a Roma è accaduto spesso che ci fossero piogge molto forti, grossi temporali, e che quindi non era proprio una novità.
    Sulla neve, secondo me hanno un po’ esagerato sulla “emergenza”, anche se è vero che il sistema è complessivamente deteriorato, e infatti sto dicendo proprio che è quello che questa neviocata dovrebbe insegnarci per il futuro prossimo (cioè dal prossimo fine settimana, se nevicasse)

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