Se avete figli (soprattutto se avete figli), è possibile che abbiate visto di recente un film d’animazione che s’intitola Pirati! (ne ho scritto qui), basato su un racconto di Gideon Defoe, autore britannico che ha scritto una fortunata e divertente serie su un gruppo di pirati pasticcioni. Tra cui, quello che ho appena finito, uscito nel 2006: The Pirates! in an Adventure with Communists (non è stato tradotto in italiano, ma è in un inglese piuttosto accessibile, giochi di parole inclusi, e lo trovate anche per Kindle).
In questo romanzo, piuttosto breve, compare un divertente Karl Marx – serioso, pieno di sé e dai gusti molto molto borghesi – che i pirati devono scortare fino a Parigi, insieme al fidato Engels. Ne seguirà un’avventura nella Città dei Lumi, con alcuni colpi di scena e un finale anch’esso divertente.
Tra i vari personaggi storici che compaiono, c’è anche Richard Wagner, ma il vero protagonista, che non vi posso rivelare per non guastare la sorpresa, è un altro. Un giovane filosofo che, per fare – inutilmente – colpo sulle donne, si inventa un’altra teoria, il fascismo…