Da alcuni giorni sono senza BlackBerry. Forse domani tornerò ad averne uno funzionante, ma nel frattempo sto pensando di rivolgermi a un gruppo di auto-aiuto, anche perché usare il Nokia low cost che ho comprato sabato in fretta – ero di reperibilità – mi fa deprimere.
Niente tastiera estesa, niente email, niente Twitter, niente Internet, niente GPS. Ovviamente, solo i numeri della SIM, e non tutte le centinaia di contatti che ho di solito (e che sono ancora su Outlook, deo gratias). Insomma, un dramma.
Anche perché, lo ammetto, sono affetto (da anni) da una patologia post-moderna, che definirei trauma da mancanza di connessione permanente.
Cioè, la necessità patologica di avere sempre a disposizione una connessione di rete (telefono ed email in particolare), e di consultare di frequente il portatile, pena una (lieve) sensazione prolungata di panico
(non la notte, almeno: quando dormo il BB è di solito spento, e un messaggio in segreteria dice, per rassicurare me più che chi potrebbe cercarmi, a quale numero contattarmi nel caso).
Sono connesso dunque sono? Probabilmente. Il BB come estensione o addirittura sostituto del pene? Forse.
Come molti tossici, comunque, di solito riesco a gestire la mia droga senza troppi problemi. E’ una routine, in fondo. Ma vado in crisi quando, come in questo caso, mi si rompe l’apparecchio.
Ovviamente, sono circondato da gente che tende a sminuire il problema. E che sarà mai, come facevamo quando non avevamo il BlackBerry, anzi, il cellulare?
Certo. Verissimo. Banale. Scontato. Troppo scontato, a dirla tutta. Talmente scontato da essere falso. Poteri rispondere: e come facevamo quando non avevamo il telefono? E il pc? E lo scooter?
Ecco, noi non siamo sempre gli stessi, solo con qualche gadget in più. Il nostro modo di vivere è spesso – sempre più spesso – costruito sull’esistenza di cose che prima non avevamo e che diventano via via più importanti (si chiama tecnologia). Le nostre relazioni ne risentono. L’organizzazione della nostra vita sociale è basata su di essi.
Si può fare a meno di certe cose? Certo. Però bisogna organizzarci in un altro modo. Sarebbe tanto bello fare a meno di tutta questa tecnologia, dice qualcuno (dicono in molti, che però non fanno seguire poi le parole ai fatti). Ok. Ma perché?
(Il mio panico principale, a dire il vero, quando il BB ha smesso di funzionare, è che ero solo per due giorni coi figli (la mia compagna era all’estero per lavoro) e avevo registrato il numero di telefono della baby sitter soltanto lì, e che nel frattempo c’era un nubifragio, e a casa non ho trovato nessuno. Certo, avrei potuto telefonare in ufficio e chiedere a un collega di recuperare il numero dal mio pc. Alla fine ho chiamato la mia compagna, e lei ha chiamato la baby sitter, che ovviamete era coi bimbi, sani e salvi. Poi però la sera la mia compagna ha perduto il prorpio cellulare…).