Ho scoperto l’esistenza di questa pianta alla moda, la rucola, che si mangia insieme a scaglie o petali di parmigiano in insalata, o per accompagnare gli straccetti (ma sono vegetariano, e quindi mi astengo), 25 anni fa, in Toscana.
Per me, infatti, quella era la rughetta che mio padre coglieva selvatica nei campi nelle sue abituali incursioni nel tempo libero (quando andava a caccia di funghi, di bieta, di asparagi, di fichi) o mia madre comprava al mercatino vicino a casa. E che mangiavamo insieme all’insalata, senza tante complicazioni.
Uno dei ricordi più cari è però quello di una decina di anni fa, quando Mimmo – arrivando insieme alla casa di vacanze in Bretagna – scese dall’auto e immediatamente s’accorse che in giardino la rughetta selvatica cresceva ovunque a ciuffi. Ne mangiammo per una settimana in insalata, condendoci la pasta con l’olio e nella frittata.
Ora devo sperimentare una nuova frontiera: il pesto di rughetta e noci. Vi dirò.
..la “ruchetta” come la chiamano le signore all’aurelio va benissimo anche con i pommidorini rossi e il formaggio pecorino e olive..oppure con le pere. Insomma un ingrediente che compensi il suo sapore amarognolo che si accentua di più con la cottura..
vai max con il tuo nuovo pesto che poi lo testiamo insieme.
p.s mi sono quasi commossa a ricordare la bretagna…..
.ma lo sai che ho la lacrimuccia facile facile maria