Sono stato (e sono ancora, in fondo), un fan degli Smiths, e so di essere in buona compagnia. Mi ricordo ancora il giorno in cui ho comprato il primo loro album, nel 1984, dopo aver girato non so quanti negozi di dischi, in un caldo pomeriggio di giugno.
Dopo la loro separazione, li ho persi di vista, seguendo Morrissey non più di tanto. Senza la chitarrina di John Marr non mi emozionava più come prima.
Invece, i Mexican Institute of Sound sono una scoperta piuttosto recente, per me (anche se esistono dal 2005). E’ un gruppo di Mexico City, che mescola elettronica, cumbia, rap, dance, classici latinoamericani in un frullatore fantastico. Ascoltatevi, a mo di esempio, Escribeme Pronto, Mexico (che racconta cosa è il Messico senza dover leggere le peraltro belle 800 pagine de Il cartello), Karate Kid 2, La La La, El Jefe, Revolucion.
Ma che c’entrano i MIS (o IMS, in spagnolo) con Morrissey? Camillo Lara, che è il loro frontman e un tipo irrequieto, ha lanciato un progetto intitolato appunto Mexrrissey, cioè un tributo messicano all’ex cantante degli Smiths.
L’album uscirà il 4 marzo, ma intanto ci sono in giro un po’ di singoli, Questo è International Playgirl (che è la cover di Last of The Famous International Playboys”):
Quest’altro è El Primero del Gang (The First of The Gang to Die):
Qui invece trovate Ask e Everyday Like Sunday.
E qui c’è il racconto delle canzoni sul sito del progetto Merrissey.
2 pensieri riguardo “Mexico + Morrissey = Mexrrissey”