Zappa & Spada (e il ritorno di Eymerich)

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Se non fosse stato per il mio web pal Alessandro Vicenzi me la sarei persa, questa divertente antologia intitolata Zappa e Spada – Spaghetti Fantasy. E sarebbe stato un peccato, perché nel libro edito da Acheron Books (che si può ordinare in cartaceo su Amazon, mentre non ho trovato la versione ebook) ci sono soggetti, stili e autori molto interessanti.

Il mood di molti racconti è quello da Armata Brancaleone, e l’introduzione al libro lo ammette senza timori. In sostanza, l’idea dello spaghetti-fantasy è quello di coniugare un genere letterario (che spesso non amo) che mescola soprattutto mito e soprannaturale con una tradizione più propriamente italica, e dunque quella del Medioevo, delle mille leggende locali, dei santi. E il film di Mario Monicelli a distanza di 50 anni resta comunque un riferimento fortissimo nell’immaginario comune, anche da un punto di vista linguistico.

Il racconto di Alessandro (che ha al suo attivo diverse storie della serie dello Spadaccino e altre produzioni, che ho letto in maniera intermittente) è forse più orientato all’horror. Altri hanno un registro più divertito o piacevolmente cazzaro. Solo un paio di scritti mi sono sembrati indeboliti dalla mancanza di sufficiente ironia. In un caso, il risultato è un onesto quanto piatto classico racconto fantasy, anche nel linguaggio. Succede, e ciò non intacca il valore del libro.

Ho letto poi con qualche mese di ritardo Eymerich Risorge, la saga di Valerio Evangelisti che credo si possa definire il più importante prodotto fantasy italiano (Alessandro, se non è così, correggimi), se non altro per copie vendute e traduzioni all’estero.

L’inquisitore catalano mancava da 7 anni, dalle librerie, cioè da Rex Tremendae Maiestatis, che non ho letto. Nel frattempo Evangelisti (che di formazione è uno storico) ha lavorato ad altro,. come la serie del Sole dell’Avvenire.
Eymerich è una lettura che dà sempre soddisfazione, non solo per l’affetto verso lo spigoloso personaggio (che ho trovato un po’ raddolcito, chissà: deve essere che in questo momento abbiamo la stessa età, io e il domenicano…) ma anche per l’erudito lavoro  di scavo di Evangelisti, che getta luce su dottrine e testi dimenticati.
Si potrebbe dire che lo schema delle storie è sempre lo stesso (con un piano nel passato che si intreccia a quello sul futuro). Anche in questo sta il conforto della serialità.

C’è poi un punto di contatto, volendo, con Zappa e Spada e lo spaghetti-fantasy, e sta nell’ambientazione di questo episodio di Eymerich, alla fine del ‘300: in Piemonte e in Provenza, tra Avignone e le valli valdesi, con le scorribande dei mercenari e dell’inquisizione e con la guerra intentata dai Visconti al Papa.

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