Dio, casomai esistesse, e anche voi amici, mi siete testimoni. Trovo stupida e becera e controproducente l’idea degli espropri proletari, sia pur contro gli ex comunisti della Feltrinelli, e non sono un fan appassionato di Nunzio D’Erme. Anzi.
Però, trovo discutibile che il consigliere comunale romano del Prc sia stato rinviato a giudizio per avere deposittato qualche chilo di innocuo sterco in via del Plebilscito, abitazione romana del signor dott. on. cav. Silvio B., di cui si ha notizia oggi: “Ci sarà un processo a carico del consigliere comunale di Rifondazione comunista Nunzio D’Erme e di altri aderenti al movimento dei Disobbedienti che, ai primi di ottobre dello scorso anno, scaricarono letame davanti all’abitazione romana del presidente del consiglio Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. Il pm della procura della capitale, Salvatore Vitello, ha chiuso l’inchiesta con decreti penali di condanna a una multa per “deturpamento e imbrattamento di cose altrui” per gli indagati, ma l’opposizione avanzata dalla difesa fa sì che la vicenda finisca al vaglio del tribunale e che si apra, quindi, un dibattimento”.
Deturpazione e imbrattamento? Ma allora bisogna arrestare tutti i proprietari di carrozzelle e cani che imbrattano la città.
No, D’Erme è un artista. E la sua è merda d’artista, appunto.