Contrariamente a quanto ampiamente scritto, Silvio Berlusconi ha attivamente partecipato al salvataggio italico di Telecom. Eccome. Non si è comprato una quota dell’ex monopolista, è vero, ma d’altronde aveva detto che al massimo avrebbe fatto la sua parte con altri potenziali partner. Ha però finanziato la spagnola Telefonica, che insieme a varie banche italiane ha acquistato Telecom. Come? Sborsando 2,6 miliardi di euro per il 75% di Endemol, che era nelle mani di Telefonica.
Mica è un mistero, né una fiction. Telefonica aveva già detto che avrebbe finanziato con Endemol l’acquisto di Telecom. E si sapeva che Mediaset era la prima interessata.
Dunque, cari sostenitori dell’italianità, ringraziate il Cavalier Silvio Berlusconi, che così operando ha difeso gli interessi patri e i suoi personal-aziendali.
Ora, ovviamente, c’è il problema – che è tutto politico, non da antitrust – della vasta, anzi direi quasi totale prevalenza di Mediaset sul terreno dei contenuti tv.
Questa cosa però dovrebbe spingere il governo ad accelerare per quanto è possibile non tanto la legge sul conflitto d’interessi (per la quale al Senato manca la maggioranza, tanto, e che comunque è una di quelle misure che provocheranno la guerra di posizione con la Cdl), quanto la liberalizzazione del sistema radio-tv-web.
Più frequenze per tutti. Più reti per tutti. Più banda larga per tutti. Più contenuti per tutti. E’ l’unico sistema, quello della concorrenza (inevitabilmente anche da fuori, dall’estero) per battere il monopolista Berlusconi.
Altrimenti, vi vedo lì tristi in piazza Navona a breve a difendere quella schifezza di tv di Stato, col paradosso che sarà la tv dello Stato di Endemol.