E’ passato solo un mese (ovvero, io aspetterei a sparare sull’M5S, e attenti alla spocchia)

Lo so, è fin troppo facile ridere delle uscite di Roberta Lombardi, delle pennichelle di Vito Crimi, dei tweet della neo-deputata grillina che si è persa nei meandri di Montecitorio (dove chiunque si perdrebbe, peraltro).

(Intendiamoci, come giornalista, mi metto le mani nei capelli tutte le volte che provo a parlare con un portavoce del M5S o di Grillo: non parlo di contenuti, è proprio che comunicare, quando raramente ci si riesce, è veramente arduo. Non rispondono ai messaggi, alle telefonate. Oppure a un certo punto smettono di farlo. O ti ti trattano come un alieno.
Però fa parte del lavoro. Ho già spiegato che avere a che fare con leader tipo Massimo D’Alema, e col suo staff, non era necessariamente meglio. E che molti addetti stampa, oggi, praticano la tattica dello struzzo. Quando non sanno qualcosa non ti rispondono, o ti evitano).

Tra tutto quel che accade, comunque, io censurerei  la scivolata di Crimi, beccato mentre si assopiva a Palazzo Madama (o forse chiudeva solo gli occhi). Se prendi pel culo pubblicamente gli altri perché dormono sui banchi, non puoi farti cogliere nello stesso modo. Fai una doppia brutta figura. Anche se magari il tuo pubblico è pronto a scusarti.

Però, non mi indispettirei per le parole di Lombardi oggi a Bersani (“Mi sembrava di stare a sentire una puntata di ‘Ballarò'”). L’atteggiamento è in linea con quello di chi ha votato contro il Pd, o comunque rinfacciando al Pd di essere troppo mollaccione, cedevole, moderato, eccettera eccetera.
Immaginatevi, come “cittadino” o “cittadina” – che fa tanto Rivoluzione francese – al tavolo con capo del Piddimenoelle.
O immaginatevi al tavolo con D’Alema, a poterlo sbeffeggiare. Ecco.

Anche il Crimi che scherza su Napolitano (o che dice che i giornalisti gli stanno sul cazzo) è in linea con tutto il resto. Mi pare eccessivo strapparsi le vesti. E’ quella sottile linea che divide la satira dalla politica che si avverte spesso in casa (e sul blog) Grillo.  Immaginatevi però se a essere stato pel culo fosse stato Berlusconi. O anche, che so, Scalfaro. O un altro presidente ipotetico che non vi piace. Insomma, non mi pare questo scandalo. Ma un segno dei tempi (poi, io sono un estremista: condivido sempre il rivoluzionario Berlusconi nel suo discorso contro i “parrucconi”).

Quel che però ad appena un mese dal voto mi risulta più incomprensibile è che i sinistri democratici e liberal sparino a palle incatenate sul M5S perché non vuole sostenere il governo (è una parola grossa) Bersani.
In che cosa dovrebbe essere cambiata la situazione, soprattutto dopo che il centrosinistra si è anche votato due presidenti coi propri voti? Perché dovrebbe essere così strano?

(Lo dico pur avendo pensato, e pensando ancora, che sia possibile una sorta di alleanza liquida tra Pd e M5S)

Intendiamoci, continuo a credere che andare in parlamento, ad affrontare la politica e soprattutto i politici cambierà l’atteggiamento psico-rigido (da nerd) dei grillini, che impareranno, almeno in parte, che la politica è anche mediazione (che si può fare bene o male, ovvio).
Però mi pare che invece nel centrosinistra non sia persa manco un poco la spocchia che forse ha contribuito pure a non far vincere le elezioni (sì, puoi anche pensare che gli elettori siano ingrati figli di puttana, ma non devi dirglielo, e comunque devi provare a convincerli che anche tu non sei quella testa di cazzo senzapalle che loro credano tu sia).

Trattare i parlamentari M5S come deficienti farà acquistare anche un sacco di “Like” su Facebook, però non mi pare risolutivo del problema, dimostra frustrazione per avere a che fare con degli alieni che però, mannaggia, hanno avuto tanti, troppi voti.

L’idea invece che a questa inesperienza, da cittadini alle prime armicome parlamentari, possa essere guardata con simpatia da chi ha votato M5s proprio non vi sfiora? E non rispondete come professionisti consumati della politica.

8 pensieri riguardo “E’ passato solo un mese (ovvero, io aspetterei a sparare sull’M5S, e attenti alla spocchia)

  1. Si vede che gli elettori M5s che guardano con simpatia sta cosa non hanno il problema di mettere a tavola il pranzo più la cena.

  2. Massimiliano Di Giorgio 27 marzo 2013 — 13:40

    Fosse così semplice riuscire a capire per chi votano quelli che hanno questi problemi

    1. Votano un po’ random. Io parlavo del sottoinsieme “quelli che guardano con simpatia” dentro l’insieme “elettori M5s”.

      1. Massimiliano Di Giorgio 27 marzo 2013 — 14:02

        Guarda che c’è sempre l’esempio Belgio. Niente governo ed economia ok per due anni. Magari invece se da noi va male con governo o meno vuol dire che c’è qualcosa d’altro

    2. Secondo me l’esempio del Belgio non sta in cielo né in terra perché a) in Belgio le autonomie – mi pare – hanno poteri e competenze maggiori che in Italia e b) l’economia belga è fortemente dipendente da quelle francese e tedesca (infatti, verso la fine di quell’esperienza, mi par di ricordare che, peggiorando in particolare quella francese, quella belga iniziasse a seguirne l’andamento).

      E’ chiaro che non c’è causa-conseguenza diretta, univoca, esclusiva e chiara, perché i fattori per cui le economie vanno male sono molteplici. Il punto è che per rimuovere una parte di quei fattori (cioé di quelli che riguardano il livello nazionale e, per certi versi, quello UE) ci vogliono un governo e una maggioranza. Da qui non si scappa.

  3. Ma non c’è un refuso nella sigla politica all’inizio del penultimo capoverso?

    1. Massimiliano Di Giorgio 27 marzo 2013 — 14:03

      S, correggo

  4. A me un po’ dispiace per i Grillini. Non per quello che faranno o non faranno sulla scena politica. Ma quello che succederà dopo. Dopo l’esperienza in Parlamento. Quando andranno a cercare un lavoro e dovranno giustificare uno, due, tre anni a Roma. Lì saranno cazzi. Hanno chiaramente detto che non vogliono mediare in Parlamento e questa coerenza è encomiabile. Quando però saranno a casa, ho paura che impareranno a capire che la mediazione è abbastanza importante. Soprattutto davanti al dito medio di eventuali datori di lavoro. Questa legislatura è una terra di mezzo. E loro potrebbero presto trovarsi a Mordor. Per questo mi fanno simpatia.

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