Il giornalismo salvato dai ragazzini

disegno

 

Oggi è uscito il primo numero del “Trenino delle notizie”, giornale aperiodico della IV B alla scuola primaria Giardinieri (che fa parte dell’istituto comprensivo Elsa Morante di Roma), e lasciatemi esprimere un po’ d’orgoglio.

Il giornale, stampato in 6 pagine (lo vedete qui in Pdftrenino 1 pdf), è il risultato del’impegno di tutti i bambini (però loro preferiscono essere definiti ragazzi, sappiatelo), che hanno deciso democraticamente il nome della testata e poi hanno proposto, scritto, disegnato, fotografato.
Ma prima c’è stato il lavoro di alcune settimane fatto con Alessandra Di Pietro, giornalista e madre, con cui ci siamo ritrovati a gestire un piccolo “corso” di giornalismo in classe.

Giornalismo, quella roba che spiega discretamente bene il film “Il caso Spotlight”, tanto per dire. Quello delle 5 W, quello delle informazioni da verificare e delle fonti che ti danno le notizie. Etc etc.
I ragazzi ci hanno seguito benissimo, si sono entusiasmati (chiaro che c’era anche l’effetto novità, rispetto alla normale vita di classe), hanno fatto un sacco di domande, hanno tutti partecipato alle esercitazioni che abbiamo proposto.
(La cosa ha funzionato così bene che abbiamo anche pensato di riprovarci l’anno prossimo, magari in qualche altra classe, pur se entrambi siamo fin troppo pieni di impegni, tra lavoro e lavoro riproduttivo).

Magari non sarà un corso per 17 bambini di 9 anni a salvare i giornali, ma provare a condividere con loro l’interesse per il senso critico e l’approfondimento delle cose aiuta.
In fondo, se avete figli, sapete che c’è un momento in cui chiederanno, a ripetizione, “perché?“. Il nostro obiettivo, era quello non di farli smettere di porre domande, e soprattutto di chiedere perché? (al contrario), ma di provare a dargli gli strumenti per cercare le risposte.

(Sono troppo giovani forse per spiegargli anche che esiste una cosa chiamata complessità e che non tutte le risposte sono semplici e univoche, ma che è comunque importante cercarle: del resto anche gli adulti, quando si tratta della politica o di altri temi di cui non si occupano loro, si aspettano che tutto sia facile e semplice da risolvere, e che ci sono solo i buoni e i cattivi, in sintesi).

Quindi: ci siamo divertiti, e mi è piaciuto anche impaginare il giornalino, in uno stile retrò (non lo facevo da anni e ho usato un semplicissimo Microsoft Publishing).
Il risultato è quello che vedete. C’è un’inchiesta vera e propria (sulla mensa scolastica), ci sono approfondimenti, ricette, barzellette, la pagina delle opinioni (su Minecraft, che è un must tra i ragazzi), recensioni, classifiche, disegni.
E ora, però, bisogna pensare al numero due!

 

 

 

Un pensiero riguardo “Il giornalismo salvato dai ragazzini

  1. GRANDE MAX!!!
    E GRAZIE AI DUE VERI GIORNALISTI.

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