Operazione nostalgia per Malaussène

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Avrete letto da qualche parte che Daniel Pennac ha scritto, dopo quasi 20 anni, un nuovo romanzo della saga di Malaussène, che esce in italiano ad aprile. S’intitola, in francese, Le Cas Malaussène: Ils m’ont menti. L’ho letto già, e mi è piaciuto, e ora aspetto il secondo tomo. Perché, come in una serie tv, il primo s’interrompe sul più bello.
Ovviamente non farò alcuno spoiler.

Operazione nostalgia? Certo che lo è. E non ci trovo nulla di strano, di scandaloso. I lettori si affezionano ai personaggi. Anche gli autori, pur se più spesso a un certo punto finiscono per odiarli, perché vorrebbero scrivere qualcosa di diverso ed essere apprezzati anche per quello.
Pennac, che oggi ha più di 70 anni, ha scritto davvero un sacco di romanzi, racconti e saggi, opere teatrali e fumetti, ma sarà ricordato inevitabilmente per Malaussène (di cui ha pubblicato sei libri in 14 anni, tra il 1985 e il 1999; e ora cìè questo nuovo ciclo). Credo non gli dispiaccia, anche perché, almeno per me, sono bei romanzi, a cui sono affezionato.
Sì, mi è piaciuto anche Journal d’un corps, uscito nel 2012 (Storia di un corpo). O Come un romanzo. O signori bambini. O Cabot-Caboche (Abbaiare Stanca), il primo che abbia letto quando stavo imparando il francese.
Ma Malaussène è Malaussène (e per me ha anche un significato personale, perché è associato alla storia d’amore e di vita con la  mia compagna).

Anche Le Cas Malaussène parla di letteratura, ovviamente, sarebbe difficile il contrario. Dell’incrocio e dell’intreccio tra letteratura e reale (qualunque cosa sia la realtà), raccontando una storia che è anche un thriller surreale. Come Pennac ha già fatto.
In un’epoca in cui c’è anche Internet (che ha un peso nel romanzo: in fondo a fine anni 90 la Rete era una recente scoperta), mi è sembrato di leggere tra le righe un riferimento a un episodio di Black Mirror. Ma forse guardo molto più la Rete (e Netflix) io di Pennac.

Se non vi ricordate molto dei precedenti libri, non vi preoccupate. C’è una lunga nota con i riferimenti di tutti i (numerosi) personaggi principali, che sono tutti lì, in quel bell’universo letterario che è Malaussène.

 

Un pensiero riguardo “Operazione nostalgia per Malaussène

  1. Vincenzo Riccobono 17 marzo 2017 — 16:45

    amo Malaussene e la sua sgangherata famiglia, tutti a casa li amiamo

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