
In un racconto di Clive Barker – l’autore, tra l’altro, di “Hellraiser” – a Londra si corre una gara podistica di beneficenza che in realtà è una sfida con l’Inferno. Se il Diavolo vincerà, attraverso uno dei suoi famigli – demoni minori – che partecipano alla corsa, sarà la fine del mondo come lo conosciamo. Altrimenti, la democrazia continuerà, per un altro secolo almeno.
Alla fine la democrazia trionfa, quasi per caso, grazie a un oscuro podista che riesce a tagliare per primo il traguardo, nonostante i trucchi diabolici che invece hanno già escluso dalla corsa i concorrenti più forti.
Barker scrisse il racconto “Hell’s Event” (La sfida dell’Inferno) nel 1984, in piena epoca Thatcher, il cui governo veniva paragonato da alcuni all’anticamera del fascismo. Non a caso, un altro grande autore di romanzi e fumetti fantastici, Alan Moore, scrisse nello stesso periodo il più noto “V for Vendetta”, che è anche quello una dura critica alla Lady di Ferro.
Ovviamente il fascismo non è arrivato a Londra, e dopo il thatcherismo, anzi, il Regno Unito è andato a sinistra per diversi anni. Oggi, in epoca di Brexit, la situazione sembra a tratti un prequel di “V for Vendetta”. Boris Johnson, però, è un populista di destra, non un fascista. Ma la questione della fragilità della democrazia – che un altro britannico certamente non di sinistra, Winston Churchill, definiva come “la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora” – resta. E il rischio del terrore e dell’orrore totalitario c’è sempre.