
Conoscete sicuramente la Provenza, anche se non ci siete mai stati, per i suoi campi di lavanda, le colline dal profilo dolce, le colorate tovaglie e il vasellame, il vino rosé, la cucina mediterranea, con abbondante uso di olio di oliva – che si impiega spesso anche per saponi profumatissimi – e di aglio. Meno noti, invece, anche se si tratta di un vero prodotto di esportazione francese, come il camembert e i supermercati, i rond-point, cioè le rotonde o rotatorie stradali: quegli incroci circolari, senza semafori, dove le auto girano intorno ad ampie piazzole prima di immettersi nella direzione desiderata.
I rond-point sono certamente una conquista civile, perché riducono gli incidenti stradali e le vittime – lo attesta un rapporto della Commissione Europea di qualche anno fa – e rendono inutili i semafori, liberando gli automobilisti dai tempi di attesa. Me lo ripeto, come un mantra, tutte le volte che ci capito dentro: perché la Provenza per me, e intorno ad Aix En Provence in particolare, è il paradiso delle rotatorie: ce ne sono ovunque, anche dove apparentemente non servirebbero…
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